Come dovrebbe essere la scuola di domani? Oggi possono deciderlo gli studenti

Come dovrebbe essere la scuola di domani? Oggi possono deciderlo gli studenti

Cosa non funziona nella scuola di oggi? Ma soprattutto, come dovrebbe essere la scuola di domani? È la domanda che si devono porre tutte le classi che vorranno partecipare al progetto “#LEPAROLECHESIAMO, LA SCUOLA CHE VOGLIAMO”. Seprom vi presenta il concorso – ideato da Nuovo Devoto-Oli e Mondadori Education – rivolto alle Scuole Primarie e Secondarie di I e II grado.

Il progetto mette direttamente al centro gli studenti e chiede loro risposte pratiche per costruire la scuola del futuro. #LEPAROLECHESIAMO, LA SCUOLA CHE VOGLIAMO è più di un esercizio di fantasia. È una prova di concretezza, in cui gli alunni – aiutati dagli insegnati – dovranno ideare un progetto realizzabile per la scuola che vorranno. Al suo interno, si dovranno snodare tre direttrici principali: inclusione, sostenibilità e innovazione.

INNOVAZIONE

Partiamo dall’ultima, l’innovazione. Dopo l’esperienza della DAD e la sperimentazione della DDI, stiamo andando verso una scuola in cui le tecnologie multimediali e digitali possono dar forma a nuove competenze e nuovi modelli di apprendimento. Da questo punto di vista, siamo ancora molto indietro e dobbiamo fare di più. Ben l’82,5% delle aule ha una connessione inadatta alla didattica digitale. 300mila studenti italiani sono ancora sprovvisti di pc, tablet o connessione internet in casa. 

SOSTENIBILITÀ

Oggi più che mai, essere cittadini consapevoli vuol dire rispettare la natura e tutelare l’ambiente. La cura nei confronti del pianeta inizia in classe e nelle scuole. Anche qui i numeri non sono incoraggianti. Il 29,1% degli edifici scolastici necessiterebbe di una manutenzione urgente, mentre ben il 58,9% non ha l’agibilità. Solo il 6.4% è in classe energetica A: in poche parole, siamo indietro e non di poco rispetto alle scuole di altri Paesi.

INCLUSIONE

Abbiamo bisogno di una scuola per tutti, collaborativa e basata su ascolto e dialogo. Su 300mila studenti con disabilità, il 23% non ha potuto partecipare alla DAD e solo una scuola su tre è accessibile agli alunni con disabilità motoria. Sono invece 860mila gli studenti stranieri in Italia, circa il 10% del totale, mentre oltre il 50% dei ragazzi ha subito episodi di bullismo. La scuola di domani dovrà fare grossi passi in avanti anche nell’integrazione e nella sensibilizzazione a temi spesso sottovalutati come il bullismo, anche online.

Le idee dei ragazzi – da inviare entro il 16 aprile 2021- verranno esaminate e valutate da un board di esperti. In palio ci sono diversi premi. In primis, la presentazione del progetto alla stampa e alle istituzioni scolastiche. Poi, l’inserimento di esso su una piattaforma di crowdfunding per consentirne la realizzazione. Infine, per la scuola tablet e/o pc e due copie del nuovo Devoto-Oli più una licenza per la versione digitale per ogni classe dell’istituto. 

Verrà eletto un vincitore per ogni ordine scolastico. Scopri come partecipare al concorso: chiedi al tuo agente SEPROM di fiducia o visita il sito ufficiale del Nuovo Devoto-Oli, il vocabolario dell’italiano contemporaneo. 

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